1 maggio 2009 Varese
articolo riportato da: varesereport
Oltre mille partecipanti al corteo del Primo Maggio organizzato, a Varese, da Cgil, Cisl e Uil. I segretari regionali hanno preso la parola. Molti pensionati, presenti anche i lavoratori stranieri. Tra le emergenze all’ordine del giorno la crisi di Malpensa.
Primo Maggio, confederali puntano sulla crisi dell’hub
Si è snodato questa mattina per le vie del centro cittadino, da piazza Repubblica a piazza del Podestà, il corteo del primo maggio.
Varese è stata protagonista in Lombardia non tanto per la consistenza numerica dei manifestanti (visto che cortei erano comunque previsti anche a Milano e in altri capoluoghi lombardi), ma per la presenza dei tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Tante le bandiere e oltre un migliaio i lavoratori e pensionati presenti, con una componente straniera confusa tra la folla.
I sindacati confederali hanno voluto mandare un segnale preciso rispetto a un territorio segnato dalla crisi, ma anche e soprattutto dal caso Malpensa, puntando l’attenzione sulla necessità del rilancio e della coesione sociale.
“Siamo oggi a Varese - sottolinea Gigi Petteni, neo-segretario regionale Cisl Lombardia - per dare attenzione a un territorio di confine, nel quale la politica ha perso la sfida di Malpensa. In questo momento al contrario occorrerebbero interventi che mirano allo sviluppo”. Le cifre parlano di 23mila lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione, 5000 interessati dalla cassa integrazione e 200 imprese coinvolte.
“Questo territorio - fa eco Claudio Negro, segretario regionale della Uil - è l’emblema di un paradosso: proprio qui Malpensa avrebbe dovuto garantire un decollo all’economia ed invece lo scalo si è rivelato una palla al piede”.
Sulla unità della manifestazione dopo la spaccatura del sindacato a livello nazionale, per tutti vale il commento di Nino Baseotto, segretario Regionale Cgil Lombardia. “Pensionati e lavoratori chiedono al sindacato di essere unito. Senza nascondere le divisioni di fronte alla crisi occorre ritrovarsi uniti sui valori dello sviluppo”.
A conclusione del corteo, l’Orchestrina del suonatore Jones ha proposto melodie e parole di cantautori, come De Andrè e Bertoli, molto apprezzati dai presenti.
1 maggio 2009 - Paola Provenzano -varesereport
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